L'arte
realizzata dal gentil sesso con le artiste del passato che ammiriamo di
più.
Chi
conosce bene o mastica almeno un poco di storia dell'arte
italiana sa anche che sin dall'antichità, passando attraverso i
numerosi secoli e i diversi periodi storici e culturali, sino ad
arrivare alla rinascita della società e dell'uomo che conosciamo col
nome di Rinascimento vi erano verso il mondo dell'arte in generale
delle idee e un modo di pensarla del tutto diversi da quelli che
abbiamo noi ai giorni nostri. Con parole molto semplici voglio dire
che in passato si parlava e si aveva una concezione dell'arte come se
questa fosse un tema unicamente al “maschile”. Le principali
forme d'arte come la pittura, l'architettura e soprattutto la
scultura, dove a volte servono muscoli e una grande forza fisica per
modellare e scolpire la dura materia erano appannaggio per soli bravi
artisti, si ma questi dovevano essere appartenenti al cosiddetto
“sesso forte”, soltanto per uomini. Insomma sembra che le
autorità, i ricchi signori e i committenti del passato avevano dei
forti pregiudizi in campo artistico. Il pensiero errato di queste
persone era che la bellezza, la qualità e il talento artistico che
si poteva ammirava nelle opere d'arte era
dovuto alle idee di artisti
o artigiani maschi. Le donne erano viste come delle vere ignoranti in
materia. Per secoli le donne sono state considerate come delle
persone inferiori che dovevano soltanto occuparsi delle faccende di
casa, assistere gli uomini nelle malattie e allevare i figli,
figurarsi se potevano concepire o occuparsi di qualcosa relativo
all'arte. Ormai sono sicuro che ai nostri giorni noi “maschietti”
non incappiamo più in idee confuse o in qualche
egoistico e stralunato errore sull'arte e i due sessi come avveniva
in passato. Nel passato infatti per le donne dedicarsi a fare
dell'arte era qualcosa di inavvicinabile, quasi un tabù al punto che
era rarissimo trovare una artista del gentil sesso.
Qui
sopra vediamo l'immagine di una opera intitolata Susanna e i vecchioni del 1610 circa realizzata da una delle più celebri artiste italiane, questa è Artemisia Gentileschi (leggete cenni di vita). Questo è uno dei soggetti che l'artista realizzò più volte durante la sua carriera artistica. Più in alto vediamo un ritratto realizzato dall'artista conosciuto come il Tintoretto che ritrae la propria figlia Marietta Robusti che divenne anch'essa un ottima artista.
Poi
finalmente col passar del tempo, tra i vari cambiamenti culturali dal
Rinascimento italiano in poi si inizia a vedere che qualche donna trascinata magari dal proprio talento e dalla
passione per l'arte, poteva imporsi e aspirare a dipingere e creare delle opere
sue. Altre artiste hanno avuto un percorso più fortunato e
semplice, apprendendo le varie tecniche e i trucchi per realizzare
opere e fare dell'ottima arte da un loro celebre parente. Tra questi ultimi per
esempio potevamo trovare un
padre o uno zio che erano grandi maestri dell'arte all'epoca. Non si
conosce un grande numero di donne divenute celebri artiste nel
passato ma quelle che troviamo sono davvero delle artiste straordinarie.
Qui
sopra vediamo un autoritratto del 1554 dell'artista italiana Sofonisba Anguissola.
Tra
queste donne però ve ne sono alcune che sono entrate nella leggenda
dell'arte, capaci di rivaleggiare, meravigliare e spesso di superare
con la loro straordinaria arte anche i più illustri colleghi
“maschi”. Se pensiamo come accade anche oggi che a quel tempo vi
era una grande concorrenza artistica da parte dei molti artisti
maschi più o meno noti, per le committenze di opere e per questi non
era facile competere con i grandi maestri come Michelangelo,
Leonardo, Raffaello o Donatello. Quindi figuriamoci allora le
difficoltà che trovava qualche giovane donna con la passione per
l'arte ed era agli inizi. Tra le artiste del passato che con la loro
arte, uno straordinario talento unito a una particolare sensibilità
tutta femminile ci hanno regalato molto e ci fanno sempre sognare
quando andiamo nei migliori Musei del mondo ricordiamo anche Sofosbonia
Anguissola e Marietta Robusti detta la Tintoretta.
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