Il problema della segnalazione in banche dati.
La morsa della crisi attanaglia tutte le famiglie ed oggi avvicinarsi ad un prestito, anche piccolo può essere difficoltoso.
Infatti, tra i primi controlli che vengono fatti dagli enti finanziatori, quali Banche e Finanziarie, ci sono le famose banche dati del credito, gestiti per la maggiore da una società che si chiama CRIF.
In questa banca dati vengono indicati tutti i finanziamenti fatti dal cliente e la loro conduzione, ovvero ritardi, insolvenze, regolarità delle rate, etc.
Ecco che diventa importante essere in regola con i pagamenti per poter fare richiesta di un nuovo prestito o mutuo.
Basta infatti ritardare anche di qualche giorno rispetto alla data prevista un pagamento che si viene subito segnalati come “ cattivi pagatori”.
Questo cosa comporta?
In funzione della gravità dell’evento si rischia di non poter accedere a nessuna forma di finanziamento per una durata che va 1 anno, fino a 3 anni.
Altro elemento di valutazione da parte delle banche è la centrale rischi Banca d’Italia.
Questo tipo di controllo mira ad accertare la presenza di mutui, di fidi di conto, e di garanzie volontarie e quindi la loro regolarità.
La soluzione in caso di problematiche con prestiti e mutui in corso, per poter ottenere nuova liquidità è la cessione del V°.
Tale tipo di finanziamento è dedicato solo ai dipendenti, in particolare quelli pubblici e di aziende private con più di 15 dipendenti.
Si può pagare una rata mensile pari ad un quinto del reddito mensile, e per 10 anni al massimo.
In questo caso l’Ente erogante tiene conto non della storia creditizia del cliente, ma della solvibilità del datore di lavoro.
Per questo tipo di finanziamento è obbligatorio sottoscrivere una polizza a copertura del caso morte.
In caso di licenziamento invece, la finanziaria si rifà del credito attraverso il trattamento di fine rapporto.
Purtroppo fino a ieri le finanziarie erano orientate a finanziare tutti e tutto, addirittura oltre la normale soglia di sopravvivenza.
Oggi invece ci ritroviamo a dover ricorrere al credito per onorare i vecchi prestiti, ma rischiando di ottenere un No per vie delle eccessive esposizioni o peggio ancora di qualche segnalazione in CRIF.
Alla prossima
Ciao da Alessandro
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